L’Argentina Arma, in collaborazione con la Polisportiva Riviera dei Fiori, ha reagito energicamente dopo l’apertura delle offerte avvenuta lo scorso dicembre per la gestione dello Stadio Ezio Sclavi di Arma. È stato preferito il consorzio formato da Taggia e Sanremese.
Contestazione della scelta
Secondo la nota stampa diffusa dalla squadra rossonera, questa scelta sarebbe “viziata da un principio” che la società ritiene non conforme. Si fa riferimento a una sentenza del Consiglio di Stato dell’agosto 2023 che sottolinea l’obbligo delle amministrazioni di escludere dalle gare i partecipanti che non dimostrino, tramite documenti datati, che il consorzio temporaneo con cui si presentano sia stato costituito prima dell’offerta. “Si chiede se l’Ente– scrivono dalla società- abbia già provveduto ad aggiudicare la gara ovvero se siano in corso gli eventuali accertamenti, che si auspicano vengano assunti in ossequio alla normativa e alla giurisprudenza applicabile surrichiamata”.
In aggiunta, il club rossonero richiede chiarezza sui tempi di conclusione dell’assegnazione, essenziali per procedere con la consultazione dei documenti di gara. Nella loro dichiarazione, affermano:”La presente è altresì formulata per conoscere l’esatto termine per poter procedere all’accesso di tutti i documenti di gara, il quale, come noto, ai sensi dell’art. 36, comma 2, lett. d, D.Lgs. 36/2023, potrà essere esercitato “in relazione alle offerte e ai verbali relativi alla valutazione delle stesse e agli atti, dati e informazioni a questa presupposti” solo dall’adozione dell’aggiudicazione”