l'impresa del talento di sanremo

Arnaldi-Djokovic, quell'abbraccio commovente che resterà per sempre

"Come ho salvato quella palla break? Tirando un rovescio come lo avrebbe tirato lui. E' da quando ho 9 anni che è il mio idolo"

Arnaldi-Djokovic, quell'abbraccio commovente che resterà per sempre
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Alla fine del match, alla stretta di mano, Djokovic sotto rete ha abbracciato Matteo Arnaldi come fosse stato un figlio. Commovente l'immagine del giovane talento di Sanremo che si concede a quell'abbraccio affettuoso, appoggiando la testa sulla spalla del suo idolo di sempre. Questa foto resterà senza dubbio per sempre nel suo cuore e nella sua bacheca dei ricordi. La sua prima volta contro un ex numero uno del mondo (ora n° 5), vincitore di 24 titoli Slam, il giocatore che nella storia è stato in assoluto il più longevo numero 1, per ben 428 settimane, 122 consecutive, un record difficile da battere per chiunque. Nessuno ha vinto come Novak Dkjokovic, non ancora quantomeno.

Matteo Arnaldi: "Come ho salvato quella palla break? Tirando un rovescio come lo avrebbe tirato lui. E' da quando ho 9 anni che è il mio idolo"

"E' incredibile, è un sogno che si avvvera, Novak è sempre stato il mio idolo. Ero già contento solo di poterlo sfidare, l'ho anche battuto. Mi ero solo allenato una volta con lui, ma non l'ho mai potuto affrontare. So che non è al meglio, ma ho dovuto giocare il mio miglior tennis per batterlo. All'inizio ho cercato di non "farmela sotto", ero molto teso, ho cercato di colpire e scambiare per farlo sbagliare. Poi mi sono calmato. E' stato tutto perfetto. Sono contento di aver preso il break subito perché probabilmente lo avrei subito io dopo. E' stato positivo partire subito avanti".

Sulla palla break importante salvata nel secondo set e su come è riuscito a rimanere lucido e salvarla, Arnaldi è stato ancora più commovente: "Da quanto avevo 9-10 anni lo vedevo giocare e cercavo di giocare come lui. Non so come ho vinto quel punto, con quel rovescio che ho tirato in modo simile a come lo avrebbe tirato lui".

Domani per Matteo l'ostacolo sarà il bosniaco Damir Dzumhur, che ha eliminato al primo turno (tra le polemiche e la mancata stretta di mano a fine partita) un altro italiano, Mattia Bellucci, e al secondo l'argentino Sebastian Baez. Quindi entrambi giocatori di ottimo livello. Per Matteo sarà un test importante ma anche un occasione per avanzare nel torneo.

In classifica Atp il campionicino di Sanremo (24 anni compiuti a febbraio) miglior ranking n° 30 del mondo, grazie al successo sul totem serbo è virtualmente risalito dalla posizione n° 44 del ranking alla n° 43, ma una vittoria su Dzumhur lo farebbe tornare almeno fra i primi 40 del mondo.

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