Clamoroso a Barcellona, Fognini squalificato durante la partita per un "verbal abuse"
Forse alla base un insulto a un giudice di sedia. Ma lui ha urlato: "Non gli ho detto niente". Era già stato ammonito in precedenza
Un epilogo che non si vede spesso (per non dire quasi mai) in un campo da tennis: l'espulsione di un giocatore. E' successo pochi minuti fa all'armese Fabio Fognini durante il match dei sedicesimi di finale dell'Atp 500 di Barcellona, che vedeva Fognini contro il 24enne spagnolo Bernabé Zapata Miralles. Il tennista italiano è stato squalificato nel corso del secondo set per un "verbal abuse", tecnicamente un'espressione irriguardosa rivolta a un giudice di linea. Fognini, dopo aver protestato la sua "innocenza" avrebbe più volte ripetuto "non gli ho detto niente". Ma il giudice di sedia è stato irremovibile, così come il supervisor del torneo. Dopo essersi consultati e aver parlato anche con Fognini oltre che con il giudice di sedia è stato deciso il suo allontanamento dal campo e dal torneo. In precedenza Fognini era stato ammonito, ma solitamente il provvedimento successivo è un penalty point non una squalifica, prevista per atteggiamenti decisamente gravi.
QUI LA SUA DIFESA: "NON HO INSULTATO NESSUNO"
Dopo aver perso malissimo il primo set per 6-0 il ligure aveva recuperato nel secondo, fino a passare a condurre 4-3 con un break all'avversario, che poi ha recuperato. L'espulsione è avvenuta sul 4-4 con Fognini pienamente in corsa per raddrizzare la partita