Fognini al veleno dopo il forfait di Berrettini alle Olimpiadi

"La scelta di Matteo si ripercuote anche su di me perché non potrò giocare il doppio"

Fognini al veleno dopo il forfait di Berrettini alle Olimpiadi
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Delusione e disappunto per il tennista armese Fabio Fognini per il forfait alle Olimpiadi di Tokyo all’ultimo minuto da Matteo Berrettini. La rinuncia di Berrettini penalizza anche lui, che con il finalista di Wimbledon doveva gareggiare nel doppio, con speranze di medaglia.

 

"La scelta di Matteo si ripercuote anche su di me perché non potrò giocare il doppio"

"La scelta di Matteo, la sua piccola decisione di dare forfait si ripercuote anche su di me, perché non potrò giocare il doppio- ha spiegato Fognini in un'intervista a Repubblica- Con lui qui le chance di vedere l’Italia sul podio, anche nel singolare, sarebbero state più alte. Matteo sta vivendo un momento speciale, non c’è dubbio. Non voglio commentare, altrimenti vado abbastanza sul polemico…"  E per quanto riguarda l’infortunio di Berrettini alla coscia destra  ha aggiunto: "Non lo so, non lo so. Io non l’ho più sentito. Ho la mia opinione e la tengo per me. Comunque gli auguro di riprendersi presto". Il motivo del fastidio di Fognini sarebbe la mancata telefonata telefonata da parte di Berettini, il tennista ligure avrebbe appreso, infatti del ritiro del giocatore romano attraverso i media.

Olimpiadi alle porte, esordio di Fognini contro il giapponese Sugita

Olimpiadi alle porte che vede l'esordio di Fognini contro Sugita incontrato dall'italiano in coppa Davis nel 2018 e contro il quale ha vinto al quinto set. In caso di successo di Fognini al secondo turno si troverà di fronte il vincente della sfida tra il bielorusso Egor Gerasimov e il francese Gilles Simon. Complicato l’impegno che attenderebbe l’azzurro nel caso in cui riuscisse a superare anche questo ostacolo staccando il pass per gli ottavi di finale: in questa circostanza Fognini sfiderà Daniil Medvedev, testa di serie numero 2 del tabellone delle Olimpiadi di Tokyo.

L’attuale n. 31 del mondo è alla sua terza Olimpiade ma, questa si sta rivelando unica sotto ogni aspetto. "Sono un po’ triste, perché non c’è il pubblico. Si farà fatica. Fa un caldo pazzesco. L’Ariake Tennis Park è molto bello: hanno fatto due centrali enormi, e non so quanti campetti di allenamento. Ma il vuoto sugli spalti resta, e non mi piace. Non so se si può parlare di ripartenza, secondo me questa verrà ricordata semplicemente come ‘l’Olimpiade diversa’: i divieti per il Covid, ogni giorno un tampone, mascherina ovunque, tavoli alla mensa separati dal plexiglas… è una cosa strana. Sono un po’ frastornato perché mi guardo intorno e mi chiedo: che sta succedendo?"

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