L'iniziativa

Il campionato dell'amicizia del Caramagna calcio: "I calciatori si sfidano con i quiz"

Attraverso videochiamate, i giovani calciatori, arbitrati dai mister, si sfidano a suon di quiz, indovinelli e simpatiche prove.

Il campionato dell'amicizia del Caramagna calcio: "I calciatori si sfidano con i quiz"
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Campionato virtuale

Un campionato virtuale è la simpatica iniziativa del Caramagna Football Club,  realtà calcistica di Imperia che  per l'emergenza sanitaria ha dovuto interrompere ,come tutti, la propria attività sportiva. Attraverso videochiamate, i giovani calciatori, arbitrati dai mister, si sfidano a suon di quiz, indovinelli e simpatiche prove. I risultati, le classifiche e le interviste vengono poi montati in una sorta di trasmissione televisiva con conduzione in studio e collegamenti con gli allenatori nella simpatica versione di inviati speciali. L'iniziativa, al di là della competizione, permette ai ragazzi e ai mister di mantenere viva la loro amicizia, anche se a distanza

Infatti, dai primi del mese di marzo, il club ha creato un canale YouTube, dove vengono caricati video  con esercizi, giochi e contest di stare comunque vicino ai propri ragazzi e alle loro famiglie.

Beneficenza

Il Caramagna Football Club non ha però voluto perdere di vista il proprio obiettivo sociale e così ha deciso, in questo difficile momento, di fare un piccolo gesto con una donazione di 400 euro a favore dell'Associazione Famiglie Sindrome di Dravet. Da 10 anni questa Onlus offre supporto alle famiglie colpite da una malattia rara, una sindrome che si manifesta nel primo anno dalla nascita colpendo mediamente una persona ogni 20/30000. Attualmente non esiste una cura e la gestione delle persone affette e dei loro famigliari richiede costante supporto in termini di assistenza medica, psicologica, economica. Da Caramagna precisano: "Il Coronavirus ha pesantemente stravolto le nostre vite. Il distanziamento sociale ha complicato le nostre attività lavorative e la vita dei nostri figli che hanno dovuto rinunciare prima alla scuola, poi all'attività sportiva e, con esse, alla quotidianità dei loro affetti e delle loro amicizie. Quasi ci sembra impossibile che qualcuno possa soffrire più di noi, ma in realtà, guardandoci intorno, ci accorgiamo di quante persone purtroppo quotidianamente vivono situazioni davvero difficili. Questa presa di coscienza ci rende consapevoli di quanto siamo fortunati e questo vale molto di più del nostro piccolo gesto di solidarietà".

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