INSULTI RAZZISTI DA PUBBLICO E GIOCATORI DEL VALLECROSIA AL RIVALE DI COLORE DEL QUILIANO

INSULTI RAZZISTI DA PUBBLICO E GIOCATORI DEL VALLECROSIA AL RIVALE DI COLORE DEL QUILIANO
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VALLECROSIA - A mettere i riflettori su un triste episodio di razzismo avvenuto domenica scorsa a Vallecrosia, durante il match di prima categoria con il Quiliano (per la cronaca vinto dal Don Bosco) è stato questo post su facebook del giocatore del Quiliano Giovanni Mela: "Tu non sei un Negro di m..., tu non sei una scimmia, tu mio caro compagno di squadra sei molto meglio di certe persone che sono un insulto all'intelligenza umana. Non piangere perché oggi tu hai vinto perché sei forte, oggi il Quiliano non ha perso come dice il risultato, oggi hanno perso tutte quelle persone che ti hanno insultato per tutta la partita solo per il colore della tua pelle. Forza Binjamin Marouf Gouni Premier. Tu sei forte".

Sotto le belle parole del giocatore savonese la foto di Marouf in lacrime nello spogliatoio salesiano. Il giocatore, profugo  originario di Lomè, in Togo, giunto in Liguria dopo la sbarco in Sicilia ha 27 anni e prima di partire in cerca di salvezza e riscatto per l'Italia giocava in una squadra di seconda categoria in Togo. Sembra che per gran parte della partita Marouf sia stato insultato dal pubblico e a seguire schernito anche dagli stessi giocatori del Don Bosco Vallecrosia. E questo sarebbe ancora più grave. Il vice capitano Luigi Arena ha dichiarato a La Riviera di non aver sentito nulla durante la partita "Ero molto concentrato durante la partita e non ho fatto caso a ciò che veniva detto in campo - spiega - quando sono andato a salutare i giocatori del Quiliano negli spogliatoi ho visto Marouf in lacrime e ho chiesto cosa fosse successo. Mi sono scusato immediatamente con lui e con i suoi compagni". E' un episodio increscioso ma "Il Don Bosco non è affatto una squadra razzista" ha concluso Arena.

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