Rally Storico: i risultati fino a ora .
Rally Storico: testa a testa Pedro-Da Zanche
Ore 10.00 di sabato mattina. Esce dal Parco Riordino di Piazza Colombo la Subaru Legacy di “Pedro”-Emanuele Baldaccini, seguiti esattamente un minuto dopo dalla Porsche 911 SCRS di Lucio Da Zanche-De Luis, che lasciano la piazza nel cuore di Sanremo per dirigersi verso l’entroterra di Imperia dove si confronteranno nelle ultime tre prove speciali.
I due si sono divisi le quattro prove speciali della mattina, replicando allo stesso modo nella ripetizione delle prove del pomeriggio. Vigai (PS1 e 5) nelle mani di Da Zanche. Ghimbegna-San Romolo (PS 2-6), Coldirodi-Perinaldo (3-7) e Semoigo-Bajardo (4-8) nelle mani di “Pedro”. I due contendenti, che nel passato hanno conquistato dieci edizione della gara del Ponente Ligure, hanno chiuso la prima giornata staccati di 8”2, frutto di un deciso allungo di Pedro nella seconda fase della giornata (dopo che erano andati al riposo di metà giornata con 4” di differenza). “Pedro”-Baldaccini hanno imposto il loro ritmo nonostante la rottura della barra stabilizzatrice nel passaggio pomeridiano a Vignai che ha fatto perdere al pilota bresciano 7”9 nei confronti del pilota della Porsche. Poi la reazione di Pedro che già nella successiva Ghimbegna stacca il miglior tempo, per poi riprendere il comando delle operazioni a Perinaldo.
“Voglio attaccare fin dall’inizio di giornata – sue parole – per far sì che la Aurigo-Rezzo, la più lunga della gara con i suoi 18,30 km, non diventi decisiva per la vittoria”.
Soddisfatto, ma con il sorriso tirato di quando si è secondi, Lucio Da Zanche da Bormio.
“Vignai storicamente è sempre stata la prova in cui mi esprimo al meglio. Ho voluto essere a Sanremo a tutti i costi, anche se quest’anno non ho fatto gare. Quindi tanta ruggine per un anno di inattività e, soprattutto, vettura nuova, diversa totalmente da quella usata in precedenza. E la notte non mi è amica, infatti sull’ultima Semoigo-Bajardo ho rimediato da Pedro ben 8”3 quasi esattamente il ritardo che ho in classifica generale”.
La classifica
Gara premio (o in proiezione di un impegno futuro) per Matteo Luise e Melissa Ferro che, dopo una decennale simbiosi con la loro Ritmo Abarth 130 (con la quale hanno vinto il Campionato Italiano Rally Auto Storiche Quarto Raggruppamento), si cimentano per la prima volta con la muscolosa BMW M3. “Non ho mai corso con una trazione posteriore essendo passato da quattro ruote motrici alla Ritmo a trazione anteriore. Non possiamo pretendere di competere con Pedro e Da Zanche, ma già nella seconda parte della tappa siamo notevolmente migliorati, riducendo il nostro distacco chilometrico. Noi abbiamo più confidenza con la vettura e ci stiamo cucendo l’assetto sulle nostre esigenze”. L’equipaggio veneto paga a “Pedro” 2’13” ed è seguito in classifica da Ford Sierra RS Cosworth in versione “panettone” di Riccardo Mariotti-Giuseppe Tricoli a 3’50”3. “Gli organizzatori mi hanno assegnato il #4 di partenza ed essere quarto assoluto è una vera gioia. La gara è fantastica, la vettura pure”.
Il portacolori di Proracing deve però guardarsi dall’assalto del “baby equipaggio” (47 anni in due) formato da Mattia Perosino e Alessia Binello sulla Renault Clio 16S di dieci anni più vecchia di loro. “Si è rotta l’idroguida a metà della prima speciale del mattino e a metà gara ero stremato dallo sforzo della guida. Fortunatamente alla seconda assistenza hanno riparato il guaio e le mie prestazioni sono ovviamente migliorate”. Perosino-Binello, sono quinti e hanno nel mirino Mariotti che inseguono a soli 6”2. Chiude la prima sestina “Jangher”-Montemezzo, su BMW M3 a “3’56”9 (a soli 4/10 da Perosino-Binello che hanno conquistato la quinta piazza nell’ultima prova di giornata), quindi il primo equipaggio straniero formato da Jonas Tischner-Karl Joachim, protagonisti di una scodata nella prima prova speciale che ha strappato il paraurti della loro BMW M3. Primo dei locali il sanremese Maurizio Pagella che condivide con Roberto Brea la Porsche 911 portata in ottava posizione assoluta.
Fra i ritirati Federico Gasperetti-Federico Ferrari che avevano portato la loro Peugeot 205 GTI 1.9 in quarta posizione assoluta con tempi degni del lupo dell’Abetone, prima di rompere l’alternatore dopo Ghimbegna, ripartendo con il Super Rally in mattinata. Sulla stessa prova hanno rotto il filo della frizione Nicola Salin-Paolo Protta che con la loro Porsche 911S guidavano il Primo Raggruppamento. Il Super Rally ha permesso loro di disputare la seconda tappa. Ritiro definitivo per Elio Cortese-Ciro Lamura con la loro Subaru Impreza ammutolita nel corso della prima speciale, danno che non ha permesso all’equipaggio monegasco-ligure di riprendere la gara. Ventinove dei quaranta equipaggi iscritti alla gara hanno concluso la prima tappa.
La foto in copertina di Magnano