ispezione subacquea

Esplorazione del Relitto Romano a Santo Stefano al Mare

"E' la prima volta per Santo Stefano e per il Ponente Ligure, che un tale dispositivo, sviluppato dal Politecnico di Torino, effettua un monitoraggio completo oltre alle normali ispezioni subacquee."

Esplorazione del Relitto Romano a Santo Stefano al Mare
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Sono state due giornate molto particolari per il Comune di Santo Stefano al Mare ed il MURR Museo del Relitto Romano, un team del Politecnico di Torino in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio Liguria, hanno effettuato il monitoraggio del Relitto situato sui nostri fondali.

Tecnologia e supervisione: il monitoraggio del Relitto Romano

Il monitoraggio è stato condotto tramite un AUV (veicolo subacqueo autonomo) che ha definito l'area di esplorazione e ha eseguito autonomamente le operazioni sottomarine per circa 4 ore, una volta raggiunto il punto di interesse.Durante queste intense giornate, il team del Politecnico di Torino, guidato dall'Ing. Roberto MO, e il rappresentante della Soprintendenza hanno supervisionato le ispezioni del fondale e il monitoraggio del relitto romano, il quale è collegato al Museo MURR. Il Dott. Claudio Mastrantonio, responsabile del museo, ha coordinato l'organizzazione delle fasi operative.
E' la prima volta per Santo Stefano e per il Ponente Ligure, che un tale dispositivo, sviluppato dal Politecnico di Torino, effettua un monitoraggio completo oltre alle normali ispezioni subacquee.– ha commentato Remo Ferretti - E' stato un vero piacere per noi, che il Politecnico e la Soprintendenza abbiano scelto il nostro relitto Ci siamo sempre impegnati affinchè il MURR fosse valorizzato con eventi legati alla conoscenza del nostro mare, collaborando attivamente con Amaie Energia, affinchè venga ripristinato il collegamento tra lo stesso e le telecamere, recentemente interrotto da ignoti.
Abbiamo partecipato a progetti legati alla salvaguardia del mare ed al rispetto del tesoro su cui si affaccia il nostro Comune, il mare e nello specifico la Secca, con la sua biodiversità, i suoi misteri ed il relitto, in futuro intendiamo cogliere altre opportunità che si presenteranno. Abbiamo recentemente partecipato al Progetto Europeo Bauhaus con laboratori e studio da oltre un'anno, al fine di rendere maggiormente fruibile il nostro territorio ed ampliare l'offerta turistica nell'ottica di renderla responsabile e partecipante alle tematiche ambientali.
Un doveroso ringraziamento alla Soprintendenza per avere contribuito a conoscere quanto di unico il nostro mare, a pochi chilometri dalle nostre coste, possa offrire in termini di storia, archeologia e cultura.”

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