Madame, Ruggeri, Mannoia e Bersani: grandi nomi al Tenco 2021
Programma completo della 44a rassegna della Canzone d'autore
Conto alla rovescia per la 44 edizione del Premio Tenco che si svolgerà dal 21 al 23 ottobre. Madame a Ruggeri, Fiorella Mannoi e Samuele Bersani sono questi alcuni dei nomi degli artisti che si esibiranno sul palco dell'Ariston.
Un’edizione che al momento non vede confermati gli spettacoli pomeridiani a causa delle incertezze legate alla capienza degli spazi per le norme anti-Covid, ma che mai come quest’anno, si è voluta rendere ancora più ricca e trasversale anche nel tema, il titolo infatti sarà: “Una canzone senza aggettivi”. "
"Il Tenco è una punta di diamante nel diadema degli eventi sanremesi"
"Grandi nomi presenti nel programma delle serate- spiega l'assessore al turismo Faraldi- . Il Tenco è una punta di diamante nel diadema degli eventi sanremesi"
"Siamo lieti di avere ottenuto in tempo la possibilità di aprire al 100% temevamo di dover fare una rassegna ristretta- afferma Graziella Corrent del Club Tenco- . Abbiamo un programma ambio a 360°. Ringrazio le collaborazioni con la sinfonica di Sanremo, l'orchestra Note Libere e l'associazione Pigna Mon Amour con una serie eventi organizzati da loro parallelamente"
Ecco il programma in dettaglio:
Giovedì 21 ottobre
Teatro Ariston (ore 21.00): La serata di inaugurazione della rassegna della canzone d’autore, come da qualche anno a questa parte, sarà dedicata ai vincitori delle Targhe Tenco 2021: Samuele Bersani (disco assoluto), Madame (Opera prima e canzone singola, assieme ai co-autori Enrico Botta e Dario Faini in arte Dardust), I Fratelli Mancuso (album in dialetto), Peppe Voltarelli (interprete di canzoni) e Carlo Mercadante, produttore di “Ad esempio a noi piace Rino” che si è aggiudicato la Targa Tenco album a progetto. A chiudere la serata il Premio Tenco Enrico Ruggeri con un set esclusivo.
Venerdì 22 ottobre
Teatro Ariston (ore 21.00): ad aprire la serata sarà il giovane eclettico cantautore Lucio Corsi, a seguire un omaggio internazionale alle canzoni di Mogol e Lucio Battisti con la cantautrice catalana Rusó Sala assieme alla cantautrice francese Sighanda, mentre il comico, cabarettista e cantante Alberto Patrucco ricorderà Georges Brassens. Ma la seconda giornata è anche la serata dell’interprete che ha vinto ben 6 Targhe Tenco e un Premio Tenco, ovvero Fiorella Mannoia, risultato che è condiviso solamente con Fabrizio De André e Paolo Conte.
Venerdì sarà anche il momento dell’esibizione del Premio Tenco internazionale Marisa Monte, cantante, compositrice e produttrice discografica brasiliana che ha pubblicato lo scorso luglio “Portas”, il nuovo album a 10 anni di distanza dall’ultimo lavoro in studio, e del cantautore uruguaiano Jorge Drexler, Premio Oscar nel 2004 con la canzone “Al otro lado del río” per il film I diari della motocicletta. A ritirare il Premio Tenco, nella stessa sera, anche il cantautore, regista, sceneggiatore e scrittore Paolo Pietrangeli e il Premio Tenco operatore culturale Pere Camps, promotore di musica e direttore del festival di musica Barnasants, da lui fondato.
sabato 23 ottobre
Teatro Ariston (ore 21.00): nell’ultima delle tre serate sarà la giovane cantautrice brindisina Senz_Cri, anche lei arrivata dal Tenco Ascolta, ad esibirsi per pima. Sarà poi la volta del Premio Yorum al cantante e attore ungherese Áron Molnár e di un altro particolare omaggio a Mogol nel giorno in cui ritirerà il Premio Tenco. Si tratta di un doppio set acustico: quello del collaudato duo cantautorale formato dal musicista abruzzese Setak e dal popolare Mimmo Locasciulli e delle due musiciste Simona Colonna e Ambra Pintore. A chiudere la Rassegna sarà il Premio Tenco Stefano Bollani con una delle sue originali e strepitose performance. In questi tre giorni Gianni Coscia e Claudio Bisio saranno protagonisti di speciali incursioni sul palco.
"Una canzone senza aggettivi"
Nelle parole del responsabile artistico Sergio Secondiano Sacchi la spiegazione del titolo: "Per prendere le distanze da quella che una volta veniva semplicemente definita “musica leggera”, dalla fine degli anni Cinquanta l’uso di genitivi e aggettivi ha sempre condizionato la canzone italiana. Come logico e naturale, i desideri di differenziazione e di orgogliosi posizionamenti hanno infarcito il vocabolario musicale di denominazioni indicanti non solo la provenienza o il linguaggio (etnica, rock), ma anche il contenitore di diffusione (commerciale, da festival) stabilendo automaticamente una sorta di contrapposizione qualitativa. Il sapore ideologico di tale contrapposizione ha creato anche più di un punto interrogativo (Azzurro è canzone commerciale se interpretata da Adriano Celentano e d’autore se cantata da Paolo Conte?). Per di più, l’antica antitesi tra una canzone di bassa qualità destinata ai grandi numeri e una di qualità destinata a un’élite veniva a cadere nello stesso momento in cui i maggiori cantautori occupavano i primi posti nelle classifiche di vendita. Se la contrapposizione tra provenienze e contenitori aveva una logica pregnante negli anni ’60 e ’70 - ha proseguito Sacchi - non possiamo pensare di restare lì immobili e che il mondo intorno a noi sia immutato. Il Tenco ha quarantanove anni, siamo più duraturi della DDR, è caduto il muro di Berlino è inutile immaginare un mondo immutabile, che vuole ancora fili spinati ideologici e culturali. Rappresentando obsolete barriere culturali, estetiche e qualitative, certe etichettature e denominazioni di origine incontrollata hanno perso ogni ragione di sopravvivenza. Non volendo rappresentare un’istituzione che esiste solo per dare patenti di qualità al cantautorato italiano e riprendendo le autorevoli indicazioni di Luciano Berio e di Roberto Leydi, il Club Tenco crede che, riguardo alla canzone, gli unici aggettivi con diritto di cittadinanza siano “bella” o “brutta”. Perciò, guardando al futuro più prossimo e pensando che per “canzone d’autore” si debba considerare una canzone “bella” indipendentemente dal contenitore di provenienza, il titolo di questa Rassegna della Canzone d’Autore sarà “Una canzone senza aggettivi.