Arrestato il sosia di Freddy Mercury a Sanremo

Ha spiegato di essere a Sanremo per protestare per il blocco dell'attività artistica in Italia - dove teatri, cinema e sale da concerto continuano a essere chiusi

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Freddy Mercury è stato arrestato a Sanremo. O meglio il suo sosia in arte Piero Venery, al secolo Piero Epifani- da giorni è davanti al teatro Ariston per la 71 edizione della kermesse canora. Si è portato dietro un microfono, canta per strada e fa foto con i passanti. Il tutto senza mascherina. La polizia l'ha più volte fermato per costringerlo ad indossarla fino a sanzionargli 2 multe da 280 euro. “Non pago” e ha continuato a cantare e l'esito della sua ostinazione si è trasformata in arresto: i poliziotti l'hanno arrestato e caricato su una volante il 4 marzo scorso in piazza Colombo a pochi passi dal teatro Ariston. Il video ha fatto il giro sui social .

In sua difesa Red Ronnie

Lui indossava un completo rosa, ed era sempre senza mascherina. Ma nel frattempo aveva avuto modo di spiegare il perché di questa sua scelta a Red Ronnie, che ha poi filmato il momento del suo arresto. I due si erano incontrati la sera prima proprio davanti all'Ariston, Venery aveva colpito il giornalista per la sua forte somiglianza con Freddie Mercury, e il sosia si era raccontato.

Ha spiegato di essere a Sanremo per protestare per il blocco dell'attività artistica in Italia - dove teatri, cinema e sale da concerto continuano a essere chiusi - ha rievocato Freddie cantando "Radio Gaga", ha ammesso di aver tentato il suicidio alla fine del 2020, sentendosi salvato da Mercury perché poco prima di compiere l'atto ha saputo che avrebbe avuto un concerto in Spagna.

"Lui aveva cantato senza mascherina"

"Purtroppo la Polizia ha arrestato Piero Venery- scrive red Ronnie- che con il progetto White Queen incarna il mito di Freddie Mercury. A nulla sono valse le mie parole in sua difesa. Lui aveva cantato e quindi attirato l’attenzione della Polizia perché privo di mascherina."

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