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Eurovision, vince l'Ucraina con la Kalush Orchestra. Zelensky: "Nel 2023 a Mariupol"

A ribaltare la classifica l'onda emotiva del televoto. Blanco e Mahmood arrivano sesti

Eurovision, vince l'Ucraina con la Kalush Orchestra. Zelensky: "Nel 2023 a Mariupol"
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Alla fine non poteva andare probabilmente in maniera diversa. In un'edizione "dominata" - sul palco e sullo sfondo - dalla politica e dall'attualità, la vittoria dell'Eurovision 2022 è andata alla Kalush Orchestra, rappresentante dell'Ucraina. Che ora dovrà da tradizione ospitare l'edizione 2023. E il presidente Zelensky annuncia: "Faremo di tutto per farla a Mariupol".

Eurovision: vince l'Ucraina con la Kalush Orchestra

Un verdetto scontato, forse, arrivato sull'onda dell'emotività del televoto, che ha ribaltato la classifica. Dietro agli ucraini (che erano quinti in base al voto della giuria) è arrivato il britannico Sam Ryder, il più votato dalle delegazioni dei Paesi, e terza la Spagna.  Solo un sesto posto per "Brividi" di Mahmood e Blanco, che pur essendo tra i favoriti non sono riusciti ad avvicinarsi al podio.

La canzone vincitrice si intitola "Stefania": scritta  dal cantante Oleh Psiuk, ero inizialmente dedicato a sua madre e racconta la protezione tra le braccia e le parole sussurrate al bambino in passato. Ma con l'invasione russa e l'inizio del conflitto in Ucraina, la canzone ha ottenuto anche un altro tipo di lettura.

LEGGI ANCHE: Il testo in italiano della canzone "Stefania"

"Aiutate l'Ucraina"

"Questa vittoria è per tutti gli ucraini. Slava Ukraini!" hanno urlato dal palco i membri della Kalush Orchestra con le bandiere del loro Paese in mano dopo la premiazione.  Un messaggio politico arrivato anche al termine dell'esibizione con tanto di rischio squalifica per il cantante Oleh Psjuk (dato che da regolamento non si possono lanciare messaggi politici dal palco):

"Per favore aiutate l'Ucraina e Mariupol, aiutate Azovstal, ora".

E d'altronde non si poteva pensare che l'attualità non fosse protagonista anche della finalissima, aperta dai  "Rock in 1000"  con "Give Peace a Chance" di John Lennon e finita con il messaggio di pace che è arrivato forte e chiaro dal pubblico che ha votato da casa.

I Maneskin

Attesissimi, e accolti da un'ovazione da stadio, i vincitori della scorsa edizione: i Maneskin. Damiano (in stampelle) e soci sono tornati nella rassegna che li ha consacrati a livello internazionale e hanno dato come sempre spettacolo.

 Nel 2023 a Mariupol?

Toccherà dunque all'Ucraina organizzare l'edizione 2023 dell'Eurovision (quest'anno era spettato all'Italia dopo il trionfo dei Maneskin nella precedente edizione). E Zelensky ha subito rilanciato:

"L’anno prossimo l’Ucraina ospiterà l’Eurovision per la terza volta nella storia. Faremo tutto il possibile affinché possa essere Mariupol la città ospitante".

"L’augurio è che l’Eurovision del prossimo anno possa essere ospitato a Kiev in un’Ucraina libera e unita", ha twittato invece il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, tra i tanti personaggi di spicco della Ue a congratularsi.

Sventati attacchi hacker

Non è mancato neppure l'attacco hacker. In un momento di grande tensione anche informatica, la Polizia di Stato ha informato di aver sventato attacchi informatici provenienti dall'estero.  L'attivazione di una sala operativa dedicata all'evento di Eurovision nella quale tecnici e poliziotti specialisti della Polizia Postale hanno lavorato fianco a fianco, ha permesso di neutralizzare attacchi informatici del collettivo di killnet e la sua propaggine "Legion".

 

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