Aumento dei contagi, un nuovo lockdown diventa sempre più reale
Da questa sera “coprifuoco” in tutta la Liguria fino a lunedì 2 novembre, ogni giorno dalle ore 21 alle ore 6

Lo spettro di un nuovo lockdown nazionale sembra quasi inevitabile. Prima erano gli esperti a chiederlo ma ora anche il Governo sembra esserne sempre più convinto. Un lockdown “light” rispetto, però, a quello della scorsa primavera.
La data di riferimento è quella del 9 novembre dove è atteso un nuovo Dpcm
La data di riferimento- come riporta il quotidiano La Stampa- è quella del 9 novembre dove un nuovo Dpcm dovrebbe chiudere tutto per un mese lasciando, probabilmente aperte fabbriche, scuole materne ed elementari aziende agricole, negozi alimentari, farmacie ed altri esercizi che vendono beni essenziali. Non ci si potrà muovere da casa senza un'autocertificazione che ne attesti la necessità per motivi di lavoro, salute o per fare la spesa. L'allarme è alto per cinque Regioni: Lombardia, Campania, Liguria, Lazio e Valle D'Aosta e la Provincia autonoma di Bolzano. Sorvegliata speciale resta la città di Milano
Da questa sera fino al 2 di Novembre "coprifuoco" in tutta la Liguria dalle 21 alle 6 del mattino
Intanto da questa sera “coprifuoco” in tutta la Liguria fino a lunedì 2 novembre, ogni giorno dalle ore 21 alle ore 6. La misura, già adottata dal sindaco Bucci, che dispone limitazioni di mobilità. “L’applicazione del “modello Genova” in tutto il territorio- comunica il Presidente della regione Giovanni Toti- è indispensabile per dare un messaggio forte, soprattutto ai giovani: vogliamo evitare che i nostri ragazzi rischino di contagiarsi, abbassando la guardia durante il prossimo weekend, in cui solitamente si festeggia anche Halloween. Devono prevalere responsabilità e massima prudenza, per abbassare al più presto la curva del contagio. Motivo per cui oggi ho firmato un’altra ordinanza per abbassare al 60% la soglia di riempimento dei mezzi di trasporto pubblico locale di linea urbano ed extraurbano, esclusi i treni che invece manterranno il limite all’80%. Non sono giornate semplici ma dobbiamo lavorare insieme per limitare la diffusione del virus, tutelare la salute di chi ci sta intorno e consentire alle attività che si sono dovute fermare di ripartire al più presto”.