Piano socio sanitario

Punti nascite "La decisione di Regione Liguria ci lascia sconcertati"

Il doppio punto di erogazione preoccupa la maggioranza "Un compromesso al ribasso"

Punti nascite "La decisione di Regione Liguria ci lascia sconcertati"
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L'opposizione alla decisione di regione Liguria di non chiudere il punti nascite di Imperia in favore di Sanremo, ma, eventualmente (a patto di trovare i medici) di aprire un secondo punto di erogazione nella Città dei Fiori incontra anche l'opposizione della maggioranza in Consiglio comunale. Già il sindaco Alberto Biancheri si era espresso piuttosto chiaramente- dichiarando "Siamo stanchi di essere presi in giro"- al termine della Conferenza dei Sindaci di giovedì scorso, nei giorni scorsi, con l'assessore alla Sanità Angelo Gratarola, che ha illustrato i dettagli per la provincia di Imperia del piano socio sanitario di Regione Liguria. Ora arriva anche l'affondo dei Consiglieri sanremesi.

 

"La decisione di non riaprire il punto nascite ci lascia sconcertati"

“La decisione politica del Presidente Toti e di Regione Liguria- scrivono in un comunicato stampa- di non riaprire nei termini stabiliti il punto nascita provinciale a Sanremo nonostante gli accordi ratificati, gli impegni presi in sedi istituzionali, le promesse fatte in numerose occasioni e i quasi 5 milioni di euro spesi nella sua completa ristrutturazione, lascia sconcertati".

Nel  2014- come ricordano i consiglieri di maggioranza sanremesi- venne deliberato il nuovo assetto sanitario provinciale che vedeva nell’Ospedale di Sanremo il centro di riferimento dell’emergenza e nell’Ospedale di Imperia il centro dell’elezione. In quest’ottica di razionalizzazione dei reparti, resasi sempre più necessaria dal progressivo depauperamento delle risorse umane, Urologia passò a Imperia e Pediatria e Punto Nascite sarebbero dovute essere a Sanremo, polo dell’emergenza baricentrico rispetto alla provincia, successivamente chiuso per importanti lavori di ristrutturazione volti a farne un centro d’eccellenza.

 

"Subordinare la sicurezza delle partorienti alle scelte politiche"

"Da allora, come risaputo- spiegano i consiglieri-, si generò tuttavia una successione di pressioni politiche e di ingerenze nel processo tecnico avviato, battaglie campanilistiche e anacronistiche volte al mantenimento del reparto ad Imperia culminate nella retromarcia annunciata la scorsa settimana dall’assessore regionale Gratarola in Conferenza dei Sindaci. Quello che sdegna la popolazione, più ancora delle promesse vane o dei ripetuti rinvii, più dello sperpero di soldi pubblici o del depauperamento dei reparti ospedalieri, è come questa decisione politica sia stata così prioritaria da subordinare la sicurezza della cittadinanza e delle partorienti: la prospettiva di due mezzi punti nascita (“uno per parti naturali e uno per parti a rischio”, “forse gestiti da specializzandi”, come dichiarato in Conferenza dei Sindaci) fa rabbrividire per gli scenari di sicurezza a cui si va incontro".

 

Un compromesso al ribasso per i consiglieri sanremesi

Secondo i consiglieri di Sanremo al Centro e Gruppo Civico per Sanremo, la decisione politica arrivata da Genova  sarebbe un vero e proprio compromesso al ribasso, considerando la delicata situazione in cui versa il reparto a Imperia, sotto organico, tanto da doversi appoggiare ai medici delle cooperative per coprire il servizio, in un quadro che il Direttore Generale di Asl1, Luca Filippo Maria Stucchi, ha definito "già grave con un solo punto nascite".  Pertanto, i consiglieri annunciano che la battaglia per far tornare Regione Liguria sui propri passi sarà combattuta in tutte le sedi opportune "affiancati da migliaia di cittadini". 

 

Punto nascite "I partitini che fanno la voce grossa solo nei comunicati stampa"

E infine una stoccata all'opposizione in Consiglio comunale di Sanremo che conta diversi esponenti di partiti attualmente al governo di regione Liguria, "rei" di aver accusato il primo cittadino Biancheri di non avere potere politico, pur, sostanzialmente, manifestando la propria contrarietà al piano socio sanitario illustrato nella Conferenza dei Sindaci.

 

"Quando un tema molto serio- concludono-, che non dovrebbe avere alcuna contrapposizione politica, finisce per essere volgarmente strumentalizzato per fini elettorali, si assiste a comunicati stampa come quelli firmati dai consiglieri Baggioli, Artioli e Correnti. Se c’è chi non ha potere politico casomai sono quei partitini che pur facendo parte del governo regionale che ha proposto questo piano sanitario, fanno la voce grossa solo tramite comunicati stampa”.

 

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