Con una lettera aperta rivolta all’assessore all’Ambiente della Città dei Fiori, l’ENPA Sanremo esprime alcune perplessità sul bando da 600mila euro che recentemente l’amministrazione ha pubblicato, in favore di cani e gatti randagi.
Il bando non convince l’ENPA
In particolare, ENPA chiarisce che la cifra prevista dal bando, ossia 600mila euro, è sì una somma ragguardevole, ma da spalmare in tre anni per un totale di oltre 200 animali, 170 cani e 50 gatti, contro gli 82mila euro annui che il bando attuale prevede per i cani e i 5mila per i gatti. Inoltre, il bando prevede la ripartizione in due lotti delle bestiole, uno da 120 cani e 25 gattini e l’altro da 50 e 25. Per ENPA sarebbe opportuno valutare una ripartizione più equa, come peraltro già accade. Inoltre, con l’offerta al ribasso in cui ricade – secondo ENPA – il bando, andando a minare gli standard qualitativi richiesti dall’ente su chi accudisce gli animali, per quanto tempo, cosa offre da mangiare, visite veterinarie eccetera.
Problema con i gatti
Inoltre, l’Ente protezionistico punta il dito sulla tipologia di “ospite” specificata nel bando. Sembrerebbe che i gatti “ex-domestici”, ossia quelli che hanno prevalentemente vissuto in una casa fino a poco tempo prima, siano stati un po’ dimenticati. Sono numerose le ragioni che potrebbero portare un gatto “in strada”, dall’abbandono per qualsivoglia ragione, alla morte del padrone, le allergie e via dicendo. ENPA esprime preoccupazione per questa categoria, che è la più fragile in assoluto e i quali membri resisterebbero “meno di un giorno”. Tra l’altro è specificato che proprio loro, dopo una breve permanenza in gattile, sarebbero quelli di più facile adozione.
C’è il rischio di un disincentivo alle adozioni
E infine, a non convincere l’ente, ci sarebbe anche la questione che riguarda le adozioni: il bando prevede che il pagamento da parte del comune sia proporzionale agli animali ospitati: in pratica più animali ci sono, più si incassa. La preoccupazione è che questo possa essere un disincentivo alle adozioni, che finora, per le strutture ENPA sanremesi, sono quasi un 100% annuo. “Confidiamo comunque – si legge nella lettera – che tutti abbiano l’onestà intellettuale di cercare un’adozione anche rimettendoci finanziariamente. Caro assessore – si conclude la lettera – forse questo bando ha ancora qualcosina d aritoccare”.
La lettera
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