Sanità

Piano Socio Sanitario ligure nel vertice tra Regione e sindacati

Nei prossimi mesi un ulteriore confronto tra le parti, anche per altri temi

Piano Socio Sanitario ligure nel vertice tra Regione e sindacati
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Prosegue l’attività di illustrazione della prima bozza del Piano Socio Sanitario ligure  2023-2025 approvato dalla giunta del governatore di regione Liguria Giovanni Toti  il 23 marzo. A un primo esame, i sindacati liguri hanno sottolineato diverse criticità, a cominciare dalla mancata condivisione preventiva.

 

Piano Socio Sanitario ligure presentato ai sindacati

Il Piano, ora all’attenzione del Ministero della Sanità e suscettibile di modifiche fino alla approvazione definitiva del Consiglio regionale attesa nei prossimi mesi, è stato condiviso con i sindacati confederali e autonomi, nell’ambito di un percorso chiaro e definito, alla presenza dell’assessore alla Sanità Angelo Gratarola, del direttore del Dipartimento Salute e Servizi Sociali di Regione Liguria Roberta Serena e del direttore generale di Alisa Filippo Ansaldi.

 

«Successivi momenti di confronto»

«Negli incontri- comunicano da Regione Liguria tramite una nota stampa- , oltre agli argomenti direttamente connessi, è stata ribadita la disponibilità di Regione a proseguire con il confronto sui principali temi della sanità ligure, da quello del personale impiegato a quello della residenzialità extra ospedaliera. Sia sul Piano Socio Sanitario 2023-2025 sia sulle altre tematiche, distinte da esso ma comunque considerate importanti, l’Assessorato alla Sanità, di concerto con i sindacati, ha concordato di fissare successivi momenti di confronto».

 

La risposta dei sindacati

Ridiscutere i temi cardine della sanità ligure si rende, infatti, necessario, in seguito al confronto serrato di oggi dove oltre alla mancata condivisione del piano, Cgil, Cisl e Uil lamentano anche altre problematiche.  Per citarne alcune: mancanza di organici nei pronto soccorso e nei reparti, le tempistiche eccessive nelle liste di attesa, per la fuga dei pazienti fuori regione. Le sigle spingono per per avviare una migliore applicazione dei contratti e dell'organizzazione del lavoro nelle rsa, compreso il minutaggio delle tariffe. Per chiudere, i sindacati chiedono che il tema della non autosufficienza sia da approfondire ulteriormente, se non altro vista l'avanzata età anagrafica  media della popolazione ligure.

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