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Stagioni e cambiamenti con l'Ep "21/03" degli Asganaway

A tu per tu con il chitarrista "La musica è la cosa più bella che abbiamo, ci aiuta a essere positivi"

Stagioni e cambiamenti con l'Ep "21/03" degli Asganaway
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Dopo l’album “Brucia in te” dei Quattro di Bastoni, ospitiamo una nuova intervista a una band emergente del comprensorio sanremese. Il quartetto Asganaway, basato a Ceriana e Coldirodi, ha recentemente pubblicato l’EP, in attesa di un vero e proprio disco, «21/03», un rimando al cambiamento della stagione e ai mutamenti dell’animo umano. Una passione viscerale per la musica, «l’arma più potente che abbiamo», che ci racconta il chitarrista della band, Davide Zappia.

 

L'intervista al chitarrista degli Asganaway

Di seguito l'intervista al chitarrista Zappia, che si è offerto come portavoce per tutto il resto della band.

Chi siete e da dove venite ? Come è nata l’idea di creare un gruppo musicale?
«Siamo 3 ragazzi di Ceriana, Davide Zappia (a chitarra e voce), Riccardo Rebaudo (batteria e voce), Simone Pettullà(alla tastiera) e Alessio Martini di Coldirodi (al basso). Siamo un gruppo musicale chiamato “Asganaway”, nome che abbiamo copiato da un programma radiofonico, inoltre io (Davide Zappia) e Riccardo Rebaudo, suoniamo insieme e ci chiamiamo “Quel duo lì”».

 

Quando è nata la vostra passione per la musica, siete autodidatti o avete frequentato dei corsi o scuole di musica?
«La nostra passione per la musica è nata in modi differenti, per esempio Riccardo è stato influenzato fin da bambino dal padre, anche lui musicista. Anche mio papà suonava e mi ha trasmesso il suo amore per la musica. Simone ha imparato a suonare il pianoforte a 7 anni, frequentando delle lezioni privatamente, mentre Alessio suona da quando era ragazzo».

 

Quanto tempo richiede la progettazione e la realizzazione di un EP? Come vi organizzate?
«Abbiamo inciso un “EP” con cinque brani inediti, essendo anni che ormai suoniamo insieme ormai abbiamo un nostro metodo di lavoro, avevamo delle idee accantonate per poter realizzare un progetto simile. Per quanto riguarda la gestione del tempo, a causa dei vari impegni lavorativi, non sempre riusciamo ad incontrarci perciò data la situazione, cerchiamo di non imporci delle scadenze. Quando ci raduniamo suoniamo a casa di Riccardo con tutta la strumentazione necessaria, e dopo svariate prove, andiamo a registrare all’Onda Studio di Francesco Genduso a Imperia».

 

Quale è il senso del vostro EP?
«L’EP è stato presentato su YouTube e Spotify, il 18 novembre 2022 all’interno sono contenuti cinque brani , solo una canzone è cantata e si chiama “21/03” nonché titolo del progetto , mentre il resto è prevalentemente strumentale. La melodia che abbiamo realizzato, è un chiaro riferimento alla natura, per esempio “21/03” parla di un cambiamento, non solo stagionale dato l’arrivo della primavera, ma rappresenta la personificazione di un cambiamento interiore, infatti il brano è anticipato da una introduzione molto cupa, in cui si può sentire il rumore della pioggia che richiama l’inverno. Questa canzone è stata scritta da me con la collaborazione di Eleonora Amerio, ed è anche un riferimento ai momenti difficili che ho dovuto affrontare. Per rafforzare maggiormente il significato del nostro lavoro sono stati realizzati da Lorenzo Pettulà, fratello di Simone, dei disegni da copertina per ogni composizione, inoltre per il brano “Obrigado” abbiamo realizzato un video, pubblicato in seguito su YouTube, grazie all’aiuto del video-maker Natan Anedda».

 

Avete in mente qualche progetto futuro ?
«Si spera di poter realizzare un CD, ma attualmente vorremo concentrarci a migliorare il nostro repertorio live, dato l’arrivo dell’estatei terr. Cei inoltre a precisare che con gli Asganaway non suoniamo molto spesso dal vivo, perché non è un progetto pensato per suonare nei locali, data la numerosità del gruppo, ma è stato concepito allo scopo di presentare delle nostre realizzazioni, mentre con “Quel duo li” composto da me e Riccardo, ci esibiamo in bar, locali e ristoranti della provincia di Imperia».

 

Cosa volete trasmettere ai giovani?
«Vorremmo trasmettere la voglia di fare musica di divertirsi e di amarla, tutti quanti noi ascoltiamo e viviamo di musica. È la cosa più bella che abbiamo, ci trasmette emozioni e sensazioni, ed è un arma potentissima, perché ci aiuta ad essere positivi e capire che da una brutta fase della nostra vita, seguirà sempre un momento migliore».

Eleonora Tranquillo

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