L'incontro

Vertice a Dolceacqua tra governatore Bucci e sindaci del comprensorio

Diversi i temi trattati: dal trasporto pubblico alle scuole, passando per i servizi idrici e le energie rinnovabili

Vertice a Dolceacqua tra governatore Bucci e sindaci del comprensorio
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Si è aperto questa mattina, a Dolceacqua, il vertice del Governatore di Regione Liguria Marco Bucci e i sindaci del comprensorio.

Vertice a Dolceacqua tra governatore Bucci e sindaci del comprensorio

Il governatore ha incontrato i sindaci dell’Area Interna imperiese (Airole, Apricale, Badalucco, Bajardo, Castel Vittorio, Ceriana, Dolceacqua, Isolabona, Molini di Triora, Montalto Carpasio, Olivetta San Michele, Perinaldo, Pigna, Rocchetta Nervina, San Biagio della Cima, Seborga, Soldano, Triora, Vallebona) per una riunione di confronto sui problemi dei Comuni dell’entroterra.
Oltre al Presidente Bucci, c'erano il Presidente della Provincia, Claudio Scajola, il Direttore di ANCI, Pierluigi Vinai, e gli assessori regionali Luca Lombardi, Alessandro Piana e Marco Scajola.  Tra le emergenze trattate il servizio idrico (anche dal punto di vista della produzione di energia), il trasporto pubblico, le strade, le scuole e i collegamenti con la fibra ottica. Tra le ipotesi, la disponibilità di alcuni comuni alla creazione di piccoli bacini idraulici.

 

«Molti comuni - così il governatore Marco Bucci -  hanno segnalato che la soglia minima di iscritti per le scuole può portare alla chiusura della stessa. E questo è un problema, perché la presenza di un istituto scolastico è determinante per scegliere se andare ad abitare in un comune. Vogliamo intervenire per aiutare. C'è la legge nazionale che presuppone il numero minimo, ma cercheremo comunque di correre in aiuto, con le insegnanti, ad esempio, pagate dalla Regione. Abbiamo dimostrato che la Regine, come è organizzata lavora. Tutti hanno apprezzato il fatto che facciamo queste cose ogni paio di mesi, dando risposte ai sindaci. Penso che sia il modo migliore di portare aventi l'equilibrio e lo sviluppo della Regione».

 

«Alcuni borghi - ha aggiunto -, sono in crescita perché la gente vive l'esperienza. Qui è stato fatto davvero un gran lavoro, c'è comunque sempre bisogno di aiuto: dai collegamenti con la fibra alle strade, a cui si aggiunge il raggiungimento, c'è poco da fare, di una grande qualità di sanità. Sono tutte cose che dobbiamo mettere in cantiere per i piccoli comuni. Non possiamo applicare le leggi nazionali senza considerare le peculiarità dei territori». 

 

Un passaggio anche sulla privatizzazione ospedaliera: «Un concetto che è stato travisato completamente da una polemica politica strumentale. Tutta la sanità è gestista con fondi pubblici e i pazienti sono curati come dal servizio pubblico. E' una questione operativa: al Saint Charles ci sono privati che lavorano per il pubblico, come i medici di base. A Bordighera l'ospedale è gestito dai privati, ma è gestito con fondi pubblici. Hanno delle esigenze per i fondi e valuteremo. Quello che conta non è quanti soldi vengono investiti, ma l'efficienza generale».

 

Comuni chiedono campagna pubblicitaria a Autostrade

«Noi piccoli comuni abbiamo piccoli problemi che sono molto grandi per noi. Abbiamo affrontato una lunga serie di polemiche, un'occasione molto utile per tutti, siamo stati ascoltati - così il padrone di casa, Fulvio Gazzola, sindaco di Dolceacqua- . Abbiamo toccato l'argomento del calo delle presenze turistiche per le infrastrutture. Le autostrade ci hanno risposto e hanno fissato un incontro a settembre. Ma non è solo colpa delle Autostrade e non è un problema di adesso: come quando vai in un locale e lo trovi sempre pieno, alla fine non ci vai più. Chiediamo un investimento nella promozione». 

 

Strade, energie rinnovabili e trasporto pubblico

«Da questi incontri si coglie l'essenza del lavoro amministrativo - ha detto il presidente della provincia Claudio Scajola - . Ho puntualizzato quello che ritengo più importante la necessità che le strade provinciali, più di mille chilometri, possano vere le finanze necessarie per la manutenzione e la messa in sicurezza. Non si possono dare fondi in base alla popolazione, ma bisognerebbe tenere conto dei chilometri di strade e la provincia di Imperia è quella che ne ha di più. Credo che ci sarà un piano straordinario affinché dall'anno prossimo si possa fare un piano quinquennale di finanziamenti per le strade provinciali. L'altro tema la pulizia degli alvei: è evidente che sia necessario ripristinarli portando via i residui che li intasano. C'è una burocrazia che blocca tutto, ho anticipato come si potrebbe fare. Prima arriva la sicurezza dei cittadini e degli abitati. Per quanto  riguarda il trasporto pubblico, soprattutto nell'entroterra, le criticità sono in via di risoluzione. Si è fatto un nuovo piano strategico, si sta attuando. E' evidente che se le comunità locali vogliono avere più servizi, ogni servizio va pagato. Attendiamo un elenco di servizi aggiuntivi e in base  a ciò si troveranno le soluzioni». 

 

«Abbiamo bisogno di avere energia, perché tutto si base sull'energia - ha concluso Scajola - . Ma ci vuole energia sicura e che non costi troppo cara. Abbiamo l'obbligo di farlo con fonti rinnovabili che non incidano sul cambiamento climatico. Quella eolica, idrica, fotovoltaica, nucleare a mio parere. Attraverso un piano complessivo che Regione Liguria dovrà fare, tenendo conto delle esigenze del territorio.»

 

 

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