la lettera

Caro direttore, a proposito dell'uso di una tragedia a fini elettorali

Una lettrice ci scrive in relazione al rogo del Santa Corona di Pietra Ligure e alle successive reazioni di esponenti politici sulle presunte responsabilità di un cittadino extracomunitario

Caro direttore, a proposito dell'uso di una tragedia a fini elettorali
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Pubblichiamo la lettera che una nostra lettrice, Isabella Podda, ha inviato alla nostra redazione in relazione all'articolo relativo alle dichiarazioni dei candidati della Lega in Liguria sul rogo al Santa Corona di Pietra Ligure

IL ROGO AL SANTA CORONA DI PIETRA LIGURE

Caro Direttore,

italiana residente fuori dal territorio nazionale, forte di oltre trent'anni di esperienza pregressa nel settore socio-sanitario, sono molto affezionata alla Liguria, in particolare al Ponente in cui ho vissuto, e naturalmente anche al Suo Giornale che leggo sempre con piacere e con attenzione.

Oggi vi constato che alcuni candidati alle imminenti elezioni politiche, nello specifico in particolare i candidati del partito "Lega per Salvini Premier" ma anche altri, avrebbero rilasciato delle dichiarazioni in merito al disdicevole episodio del rogo nell'Ospedale "Santa Corona" di Pietra Ligure.

Trovo prima di tutto esecrabile che degli esponenti politici di primo piano, molti dei quali già membri dell'attuale Parlamento, utilizzino una tragedia di questo genere, con più di sessanta persone coinvolte e con una persona che versa tuttora in gravissime condizioni, ai fini della campagna elettorale.

Questi episodi e le persone coinvolte, che soffrono, e le loro famiglie meritano solo silenzio, rispetto e preghiera perché possano uscirne con le minori conseguenze possibili.

Nelle dichiarazioni di questi numerosi esponenti politici si evidenzia inoltre che l'autore di questo terribile atto potrebbe essere un cittadino extracomunitario, apparentemente già conosciuto dalle Forze dell'Ordine, che si trovava ricoverato presso quell'Ospedale per una frattura del femore.

Partendo da questa constatazione, che - ricordo ai politici in questione e a noi tutti - dovrà essere verificata dall'Autorità giudiziaria competente e non dalla politica, i candidati concludono alla necessità - cito - di difendere "le nostre città e i nostri confini", suppongo dall'immigrazione perché di questo si sta parlando.

Mi sembra del tutto fuori luogo, per non dire ancora una volta esecrabile, che si parta da un atto vandalico o comunque lo si voglia chiamare presumibilmente commesso da un cittadino non italiano, il quale se la Giustizia lo riterrà colpevole sconterà la pena che gli verrà comminata come prevedono le regole dello stato di diritto, per fare come si suol dire "di tutta l'erba un fascio" e dedurne che a seguito di questo fatto bisogna in qualche modo "perseguire" tutti i cittadini non italiani o non-Schengen presenti sul territorio.

Capisco le esigenze di questa campagna elettorale un po' povera di contenuti da parte di tutti i partiti, ma penso che questa volta gli autori di questa improvvida dichiarazione avrebbero fatto meglio a tacere: ritengo infatti che questo atto estremamente grave sia ugualmente grave e condannabile indipendentemente dalla nazionalità del suo eventuale autore e dal fatto che possa essere già conosciuto, o meno, dalle Forze dell'Ordine per un qualunque motivo.

Poi che l'immigrazione sia fuori controllo non lo scopriamo oggi, e non é certo colpa degli emigranti che affollano la quasi totalità delle nostre Città, non solo in Italia: chi ha avuto ed ha ancora responsabilità di Governo, perché il partito cui facciamo riferimento in modo particolare fa parte dell'attuale maggioranza di Governo uscente, dovrebbe quindi fare prima di tutto un serio "mea culpa" sui propri fallimenti o comunque sulle promesse che non ha potuto o non é riuscito a mantenere perché tante promesse, non mantenute, sono state fatte da molti anni su questo tema.

Mi spiace, per concludere, che con queste dichiarazioni si alimenti un odio sociale, che spesso puó purtroppo dare adito ad episodi violenti come la cronaca ce lo ha dimostrato in passato, di cui l'Italia non ha bisogno perché questi due anni segnati dal "Covid" la hanno lasciata letteralmente con le "ossa rotte", cioé con una frattura sociale, oltreché economica, spaventosa di cui pagheremo le conseguenze per i prossimi decenni: inviterei dunque gli esponenti politici che hanno rilasciato questo comunicato cosí "maldestro", e tutti gli attori della campagna elettorale in corso più in generale, a rendersi conto della situazione in cui stiamo vivendo e a usare un linguaggio e toni che possano favorire un ritorno ad un clima sociale più "sereno", nel limite del possibile.

La ringrazio della Sua attenzione.

Isabella PODDA

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