Consigliere arrestato rimane in silenzio davanti al giudice
Stramare è accusato di numerosi episodi di spaccio di cocaina
Il silenzio di Gianni Stramare davanti al giudice
È rimasto in silenzio davanti al giudice, Gianni Stramare, il consigliere di San Lorenzo al Mare arrestato mercoledì scorso durante l'operazione della Guardia di Finanza “Mago Merlino” per associazione a delinquere finalizzato allo spaccio di droga. L'interrogatorio di garanzia, così come riporta il quotidiano La Stampa, si svolto in collegamento tra il Tribunale di Genova e il carcere di Imperia dove è rinchiuso Stramare. Difeso dall'avvocato Alessandro Moroni è accusato di numerosi episodi di spaccio di cocaina nell'ambito dell'inchiesta coordinata dall'antimafia di Genova che ha portato all'arresto ed in carcere altre 12 persone mentre due indagati sono ai domiciliari.
Tra gli arrestati ci sono altre due persone che vivono in provincia di Imperia: Marco di Catano di Diano Marina anche lui in carcere e un terzo indagato residente a Molini di Triora. Per lui il gip ha disposto gli arresti domiciliari.
A capo di questa associazione a delinquere tra il savonese e l’imperiese sarebbe una famiglia di origine marocchina di Loano. L’associazione importava gli stupefacenti, principalmente cocaina, nel ponente ligure direttamente dall’Olanda o da Milano. Tra i vari ruoli nell’associazione vi era chi si occupava di reperire lo stupefacente presso i “grossisti” e chi, invece, presiedeva alle piazze di spaccio nell’imperiese e nel savonese. Altri indagati, invece, avevano ruoli complementari ma non per questo meno importanti: dalle “vedette”, al trasporto e all’occultamento delle sostanze stupefacenti, al fine di impedire che il traffico illecito potesse essere individuato nell’ambito degli ordinari controlli sul territorio delle Forze dell’Ordine. QUI I DETTAGLI DEL BLITZ