L'APPELLO DEL PAPA' DI RYAN PER LE INDAGINI

"Mi vergogno di essere tuo figlio, maledetta... ma è anche colpa sua se ha rischiato di morire"

Il papà di Ryan: "Ormai il cerchio si sta stringendo, siamo alla fine, non roviniamo il lavoro svolto dalla magistratura"

"Mi vergogno di essere tuo figlio, maledetta... ma è anche colpa sua se ha rischiato di morire"
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Dopo la presa di posizione dell'avvocato Maria Spinosi a difesa di Luigi C., il nonno acquisito del piccolo Ryan, che sarebbe stato aggredito ieri in centro a Ventimiglia, il padre del bambino ha prontamente replicato.

Il padre interviene dopo la presunta aggressione al compagno della nonna

Lui fa schifo allo stesso modo di lei. Inutile difendere l’indifendibile, se mio figlio era sull'orlo di morire è anche merito suo! Della sua mancanza di coscienza e del suo egoismo”.

A parlare è il papà del piccolo Ryan, il bimbo di 6 anni, trovato in gravissime condizione, lo scorso 19 dicembre, alle Gallardi di Ventimiglia  e per la cui vicenda sono indagati con l’accusa di lesioni gravissime dolose la nonna e il compagno di lei. “Per quanto riguarda il resto aprite bene le orecchie ragazzi - afferma il genitore -. Giorni indietro, ho fatto un appello cercando di trattenere tutti i miei concittadini e cercando di farvi capire che così facendo si rallentano le indagini. In questo caos la magistratura fa fatica a proseguire nel lavoro svolto finora. Ve lo chiedo con il cuore in mano, state buoni, per favore, chi ci rimette è solo Ryan”.

"Ryan lo distruggerà, avrà giustizia, tornerà a vivere felice, tornerà a scuola con il suo fratellino"

E prosegue: “Sono ventitré giorni oggi e dopo tutta questa maledetta attesa non ho intenzione di fare saltare tutto. Non do colpi di testa io, nonostante faticosamente mi trattengo. Cerchiamo di placare gli animi, per favore. Guardate solo le cose belle adesso. Ryan, la mia roccia, è tornato a sorridere. Già lo schiaffo morale che gli ha dato e bello forte. Ryan lo distruggerà, avrà giustizia, tornerà a vivere felice, tornerà a scuola con il suo fratellino, il suo  migliore amico Giuseppe e tutti i suoi compagni e le sue maestre che impazziscono per loro”.

"Ormai il cerchio si sta stringendo, siamo alla fine, non roviniamo il lavoro svolto dalla magistratura"

E conclude il padre: “Ormai il cerchio si sta stringendo, siamo alla fine, non roviniamo il lavoro svolto dalla magistratura. Per noi è importante, che loro prendano ciò che meritan lui compreso. Sa, avvocato, il suo assistito e palesemente colpevole quanto lei. Mi vergogno di essere tuo figlio, maledetta”. 

Fabrizio Tenerelli

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