L'inchiesta che parte da Reggio Calabria

'Ndrangheta: operazione Eureka, istanza di scarcerazione per un imprenditore di Ventimiglia

Domani al tribunale del Riesame di Reggio Calabria, sarà discussa l'istanza di scarcerazione nei confronti dell'imprenditore di Ventimiglia

'Ndrangheta: operazione Eureka, istanza di scarcerazione per un imprenditore di Ventimiglia
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L'istanza di scarcerazione è stata presentata al tribunale di Reggio Calabria

I legami della ‘ndrangheta tra la Calabria e la Costa Azzurra francese, con trait union Ventimiglia e, in particolare, un imprenditore residente a Ventimiglia, che recentemente è finito agli arresti domiciliari con le accuse di trasferimento fraudolento di valori e riciclaggio. E’ quanto emerge dalle carte dell’inchiesta “Eureka” condotta dalla Dda di Reggio Calabria, che il mese scorso ha eseguito oltre 100 misure cautelari. Altrettante persone, che a detta degli inquirenti, sarebbero in qualche modo legate alla ‘ndrangheta.

L’uomo è finito nei guai per la gestione del ristorante “La Voglia”, di Mentone

che per gli investigatori rappresenterebbe un vera e propria lavatrice di denaro sporco proveniente dalla Locride, frutto dl narcotraffico gestito dalla criminalità organizzata. Domani al tribunale del Riesame di Reggio Calabria, sarà discussa la sua istanza di scarcerazione.

L’ordinanza cautelare è formata da oltre 2.500 pagine

con intercettazioni e ricostruzioni investigative che ruotano attorno al nome di Vincenzo Giorgi, 38 anni, che malgrado risulti nullatenente sarebbe coinvolto, starando a quanto evidenziato da una informativa dei carabinieri del Ros, in un milionario traffico internazionale di cocaina.

Giorgi risulta essere dipendente del ristorante

gestito dall’imprenditore ventimigliese e da un socio. Ma secondo gli inquirenti è qualcosa di più: deterrebbe, infatti, sin dall’agosto del 2021, una “partecipazione societaria occulta” sin dal mese di agosto 2021, cioè nel periodo di avviamento della società, “con il placet dei formali e unici soci”, è scritto nelle carte. Non è così, sostiene la difesa.

Fabrizio Tenerelli

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