Il caso politico

Punti Nascite, Sanremo chiede a Toti di venire in Consiglio a riferire

L'opposizione sanremese: "Il Covid è finito, ora è tempo di rispettare gli accordi presi"

Punti Nascite, Sanremo chiede a Toti di venire in Consiglio a riferire
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Si è svolta questa mattina la riunione dei capigruppo  del Consiglio comunale di Sanremo, a margine della decisione di non chiudere il Punto Nascite di Imperia e, di fatto, di posticipare l'apertura di una struttura analoga nella Città dei Fiori. Il piano, illustrato dall'assessore regionale Angelo Gratarola  in Conferenza dei Sindaci, vedrebbe la creazione sostanziale di due punti nascite distinti, una struttura unica con un solo primario, ma due punti di erogazione a Imperia  e Sanremo, subordinata all'assunzione di nuovi ginecologi e a scadenza quando diventerà operativo l'ospedale unico di Taggia (non prima del 2028).

 

Polemica Punti Nascite, Sanremo chiede a Toti di venire in Consiglio a riferire

Il presidente del Consiglio comunale ha annunciato che, entro il mese di luglio, su impulso dell'opposizione sanremese (Fratelli d'Italia, Forza Italia, Lega e Liguria Popolare), sarà convocato un Consiglio comunale a tema, con la richiesta della presenza dell'assessore Gratarola, dello stesso governatore di regione Liguria Giovanni Toti e del Direttore Generale di Asl 1, Luca Filippo Maria Stucchi.

 

A Sanremo l'emergenza e a Imperia l'elezione

Per l'opposizione parla a nome di tutti il capogruppo FdI Luca Lombardi, che ripercorre i passaggi dell'accordo che già dal 2014 aveva sancito il trasferimento del punto nascite da Imperia  a Sanremo, in cambio del reparto di Urologia, con un cospicuo investimento da parte di Asl1, circa 5 milioni di euro, per il restyling dei locali che avrebbero ospitato Pediatria e Punto nascite al Borea. Nel quadro, Imperia sarebbe diventato il riferimento per la medicina di elezione (tutti gli interventi e le prestazioni programmate) lasciando alla Città dei Fiori il comparto d'emergenza.

«Ora, finita l’emergenza Covid che ha bloccato l’ospedale di Sanremo per 2 anni- dice il Consigliere-, i tempi sono maturi per poter rispettare gli accordi».

 

Un ordine del giorno per impegnare il sindaco

Una linea sostanzialmente condivisa anche dal Movimento 5 Stelle, rappresentato da Roberto Rizzo, che sostiene la necessità di procedere insieme e fare un fronte comune di fronte alla decisione di Regione Liguria che ha choccato, a Sanremo, praticamente tutti.

«Faremo un ordine del giorno- dichiara- in cui si chiederà al Sindaco – che da anni lavora per riportare a Sanremo il punto nascita – di farsi portavoce con gli altri comuni in quanto presidente della Conferenza dei Sindaci. Riguardo alla seduta monotematica del consiglio comunale, confidiamo nella presenza del Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, dell’assessore regionale alla sanità Angelo Gratarola e del direttore generale dell’ASL 1 Luca Stucchi».

 

Non solo Punti nascite. Stoccata anche al "Gaslini diffuso"

Durante l’incontro Ester Moscato, vicepresidente della quinta commissione dedicata alla sanità, ha colto l’occasione per ricordare “che il progetto Gaslini diffuso non sta dando i risultati sperati".

«Anziché potenziare le pediatrie territoriali- ha sottolineato- con la presenza di professionisti del Gaslini anche sul nostro territorio, sempre più spesso i piccoli pazienti devono essere trasferiti proprio nello stesso Gaslini”.

«Stanchi di essere presi in giro»

Tranchant il commento del sindaco di Sanremo, Alberto Biancheri, a caldo, al termine dell Conferenza dei Sindaci della scorsa settimana.

«E' evidente la mancanza di chiarezza su questo tema- aveva detto-, che è un tema molto importante per i cittadini. Siamo stanchi di essere presi in giro, questa è la verità»

Davide Izetta

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