L'ANNUNCIO NELPOMERIGGIO

"Sono stato provocato e mi vergogno delle parole, ma non volevo minacciare"

"Mi vergogno nella forma, e come padre di famiglia, per le parole che ho detto, ma voglio anche aggiungere che sono stato provocato"

"Sono stato provocato e mi vergogno delle parole, ma non volevo minacciare"
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Le dimissioni del vicesindaco

Il vicesindaco e assessore al Turismo e Manifestazioni del Comune di Sanremo, avvocato Alessandro Sindoni, si è dimesso a fronte di una bufera mediatica e politica, partita nei giorni scorsi, con un pugno sul tavolo del segretario generale, con il quale commentava l'esito del concorso per un posto da dirigente dell'ufficio Turismo e culminata con le presunte minacce a un giornalista, che nel chiedere conferma dell'episodio precedente si era sentito rispondere: "Non azzardarti o ti mangio la casa, questo è il mio mestiere".

"Mi vergogno nella forma, e come padre di famiglia, per le parole che ho detto, ma voglio anche aggiungere che sono stato provocato e che, nella sostanza, non volevo minacciare nessuno - ha detto sindoni all'Ansa -. Sono più di quindici anni che mi rapporto con i giornalisti e sempre nel rispetto dei ruoli".

Prosegue Sindoni: "Al di là delle tensioni voglio vivere serenamente tutto quello che accadrà. Ho deciso io di dimettermi, senza nessuna forzatura, come gesto di responsabilità. Non farò più politica, fintanto non avrò chiarito questa situazione e non sarà fatta giustizia nelle opportune sedi".

Tutto ha avuto, quando Sindoni, sfonda con un pugno il vetro della scrivania del segretario generale. Qualche giorno dopo, il giornalista Jacopo Gugliotta, ferma Sindoni all'uscita di Palazzo Bellevue (il municipio) intervistandolo sull'accaduto e a microfoni accesi registra la reazione del vicesindaco alla domanda. Sindoni fa presente di aver comunque sostenuto l'intervista e di non essersi sottratto.

QUI il riassunto della vicenda

QUI la notizia delle dimissioni

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