L'annuncio di Conio

Stadio Ezio Sclavi chiude per un anno

"Il deterioramento dello stadio Ezio Sclavi, non è più sostenibile. Un sacrificio necessario per una struttura ottimale"

Stadio Ezio Sclavi chiude per un anno
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Il sindaco di Taggia, Mario Conio, ha annunciato con un post sulla propria pagina FB, le decisione dell'amministrazione in merito allo stadio Ezio Scalvi di Leva, recentemente affidato alla gestione del Taggia,  balzato agli on0ri delle cronache  nelle scorse settimane quando la presidenza ella storica società Argentina Arma ha denunciato la sospensione delle utenze di luce e gas  (dovute alla passata gestione, dice) e alle condizioni non ottimali del manto erboso.

"Ezio Sclavi, deterioramento non più sostenibile"

«Dopo un’attenta riflessione -ha dichiarato il sindaco-  in merito a quanto accaduto nelle ultime settimane in relazione alle vicende legate al Campo E. Sclavi, abbiamo scelto come Amministrazione di trasformare un problema in un’opportunità. La struttura nel corso degli anni ha subito un deterioramento ad oggi non più sostenibile. Si era cercato in prima battuta una collaborazione con le società sportive che hanno utilizzato questa struttura e che si sono prodigate per trovare una soluzione, ma si è poi optato (decisione degli ultimi giorni) per seguire una strada più netta ma anche più virtuosa».

La struttura chiude per il 2022/2023

«Abbiamo maturato la convinzione - conferma- che sia necessario chiudere la struttura per questa stagione sportiva 2022/2023, cogliendo l’occasione, in questo lasso di tempo, per intervenire, così da ritrovarci poi la prossima primavera ad avere finalmente un campo in condizioni adeguate, con strutture accessorie che siano idonee e pronte all’uso, e poter predisporre un bando aperto alle società del territorio per la concessione della struttura stessa. Capiamo che quello che stiamo chiedendo è un sacrificio, ma ci troviamo di fronte ad una scelta obbligata. Quella che è una difficoltà deve diventare un’opportunità di crescita. Il campo Sclavi è per l’Amministrazione e la città intera una risorsa -conclude Conio-, non può essere un problema; per questa ragione dobbiamo affrontare di petto la vicenda e risolverla nel migliore dei modi. Per fare questo è necessario un piccolo periodo di tempo che ci permetta di approntare tutte le attività necessarie per avere poi, a risultato ottenuto, un struttura ottimale da mettere a servizio della collettività.»

Argentina  a Santo Stefano fino al 31 dicembre

L'Argentina Arma, con il presidente Lugi Barisciani,  aveva spostato l'attenzione su alcune problematiche: in primis, i calciatori sarebbero stati costretti ad allearsi al buio e senza acqua calda per le docce, una situazione- dice la società- imputabile alla passata gestione del club. Inoltre, le condizioni del campo in erba sarebbero non ottimali e manca, secondo quanto prescrive la legge, il defibrillatore nello stadio, obbligatorio dal 2017. Con la denuncia delle  criticità, il club aveva anche lanciato un appello alle alre squadre del ponente ligure, pe cercare una sistemazione "temporanea" per i calciatori. A raccogliere la richiesta dell'Argentina il Real Santo Stefano,  del presidente Alex Buffa che proprio nei giorni scorsi, ha permesso alla squadra armese di usare il campo, nella Villaregia, fino al 31 dicembre.
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